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Prima che cominciate a leggere premetto che ogni parere su film, giochi e libri è puramente individuale.Perciò non fatevi rodere se non vi piace quello che scrivo. De gustibus, sono il primo a dirlo.

mercoledì 7 marzo 2012

il Dio Delle Anime(tutti alla fine perdono la via)

Alan....Alan...fino al decimo capitolo potevo dirti di si...ma dopo?
Il dio delle Anime, ultimo capitolo della saga di Deepgate, è forse stata la prima cocente delusione di questo 2012. per carità, come libro è bello, ben raccontato, e chi più ne ha più ne metta, ma davvero, dal decimo capitolo in poi regna l'anarchia più pura.
ok, eravamo arrivati che Menoa aveva creato un piano ben ordito(e grande stima per lui) per far spuntare fuori dall'inferno i suoi 12 arconiti(12, come gli apostoli?), e massacrare liberamente gli dei e i loro simpatici seguaci.
Rachel, in tutto ciò, fugge insieme a Mina e Dill per cercare di far scendere dal paradiso Ayen, madre degli Dei(e, si scoprirà poi, pure di Menoa), così da far finire la guerra(non vi ricorda di un umano, che costruisce una nave, per andare dagli dei, e dirgli che UN CERTO DIO sta facendo troppi casini, e di farlo fuori? e magari quegli stessi Dei poi fanno una certa Guerra d'Ira?vabbè, qui non finisce così, per fortuna). 
Bene, fin qui è ok, la trama c'è, lo scopo pure,e tutti sono felici e contenti. Solo che, per far ciò,gli eroi partono alla volta del castello del Dio degli Orologi(di cui avevamo avuto un assaggio nel secondo libro), a nome Sabor. E qui comincia il delirio temporale. Ci sono spiegazioni di come agisce il tempo, di quello che fa, della teoria dei multiversi, e cose da fisica quantistica, che sfociano,ovviamente, nel viaggio nel tempo. Ma un viaggio del tempo veramente senza senso: non si capisce infatti perchè, fino a due secondi prima, Sabor dice "no no, già Rys ha fatto la stronzata di provare ad uccidere Menoa, e lì Menoa ha già conquistato tutto", e poi dopo "si si, annamo a spaccaje er culo, mortaccci sua!". Ma il delirio continua! perchè alla fine, praticamente, si capisce che Ayen in realtà era una vecchia bacucca gentile, tanto bbona e cara, che perdona tutti senza troppi problemi. Quindi gli eroi salvano si un universo, ma all'inizio del tempo...... O_O ...E?e niente, la fine è uno di quei classici finali aperti che dice tutto e niente...anzi, più che altro niente...Cioè, l'universo da cui vengono loro?finito?caput?
e allora Carnival e John Anchor?scusate, ma loro due in teoria Menoa l'hanno appena ammazzato, e quindi anche lì la terra dovrebbe essere salva...Ma...allora...perchè cazzo Campbell ci racconta di Carnival che, tutta felice, sta a deepgate a fare l'arconte come Dill nel primo libro?cioè....boh...scusate, mi sto impappinando pure io, ma veramente la fine non l'ho capita..prego solo, e ve lo chiedo a gran voce, che qualcuno di voi mi spieghi veramente come finisce, dicendomi che magari ho capito male io...Cioè, Bartimeus finiva...finiva a suo modo male, ok,però finiva cazzo...Qui...è tutto aleatorio...molto "ma si ma si, ora vediamo"....
Sono senza parole..fino al decimo capitolo era un gran libro, ma quando cominciano i viaggi nel tempo mi sembra di essere in un telefilm del 2000 con John Rhys Davies...i Viaggiatori, non so se ve lo ricordate...Lì bene o male però qualcosa si capiva, o partivi dal pretesto che loro viaggiavano tra gli universi paralleli, dunque sapevi cosa aspettarti ...Qui,a mio parere, Alan Campbell, che come scrittore,per carità, stimo, visto che la saga di Deepgate è comunque bellissima(la cacciata degli dei, i mesmeristi, le macchine,sono tutti temi ben sviluppati), comunque, dicevo, non sapeva più cosa inventarsi, e c'ha messo di mezzo 'sta cosa degli universi...Diamine, avrei preferito finisse male... Guardate, forse non ho capito io la fine, comunque non gli darei più di 6, ma giusto grazie agli altri duie, altrimenti sarebbe stato molto, molto di meno...

E poi Alan...cazzo, ma la vuoi disegnare una fottutissima cartina?

Il Dio Delle Nebbie

Attenzione!Spoiler in nero, evitate di leggere, magari...
Sono finalmente riemerso da quella pericolosa malattia che si chiama "leggerite". Sintomi visibili: irrefrenabile voglia di leggere senza smettere...L'ho presa qualche tempo fa con "il Raccoglitore di Anime", e finalmente, dopo l'ultimo libro, che io giustamente preferisco chiamare col nome inglese, God of Clocks, la cosa è passata..Non nel modo migliore..Ma andiamo per ordine.
Il dio delle Nebbie( in questo caso non posso dirvi il titolo inglese, o rischio di sputtanarvi buona parte della trama) è il titolo del secondo libro della saga di Deepgate, di cui poco tempo fa recensii l'opera prima. 
Bene, in questo caso, com'è ovvio, continua la saga di Rachel e Dill, in una maniera non prettamente fedele al vecchio libro.Difatti, finalmente, da una parte, cambia l'ambientazione, e gli eroi(anche se poi tanto di eroi non si tratta), devono cavarsela non più in una sola location, che prima era la cara, tetra Deepgate, ma errano in lungo e in largo, dal deserto all'inferno(non vi dico troppo, faccio il bravo). 
Quest'opera, a mio parere il libro meglio riuscito dei tre, si apre con la presentazione di molti nuovi personaggi, primo fra tutti il Dio che da il nome al titolo italiano: Cospinol(personaggio abbastanza inutile, visto che fa poco e niente e muore come un cojone). ma tralasciamo la trama,e passiamo alle cose serie.
Il Dio delle Nebbie è un 'opera quantomeno "giusta": ha l'azione, ha le descrizioni,ed una bella storia che, se nel primo capitolo era appena abbozzata, qui decolla per bene. Sarete sicuramente catturati dopo qualche capitolo, ve lo dico subito. All'inizio, infatti, come il raccoglitore di anime,anche questo libro ha difficoltà a carburare. Sembra parecchio palloso, ma una volta abituati allo stile narrativo sicuramente vi cattura per bene. Forse l'unica vera pecca di Alan Campbell, che non fa saltare in vetta questo blocco di 400 pagine è, a parte il suo seguito(che ora recensisco), l'estrema, forse eccessiva descrizione. io sono una persona che pretende molto, forse si era capito, e penso che, come Schatzing, anche qui la voglia di descrivere per filo e per segno ogni cosa sia quantomeno eccessiva e magari non richiesta. Per carità, l'inferno è raccontato e descritto da paura, e il chiaro messaggio di Campbell è l'ecologia allo stato puro( una sorta di Tolkien di nuova generazione), vi basta solo pensare che, come chi lo ha letto saprà, l'inferno è un posto pieno di macchinari che sbuffano vapore e sangue, e che contengono in essi anime umane, plasmate proprio per servire Menoa, che, a mio parere, è una sorta di grottesca rappresentazione del progresso.
Sicuramente se avete letto il primo non potete mancare il secondo e, ahimè, il terzo. Ma altrettanto sicuramente la saga di Deepgate è un acquisto da fare, per tutti coloro che amano il fantasy e non( io personalmente, pur essendo un Tolkieniano doc, ho apprezzato questo nuovo passo nel fantasy-fantascienza, con angeli, fucili, aeronavi e quant'altro). I 3 libri sono editi dalla TEA,e se aspettate, troverete sicuramente qualche offerta che li mette tutti in vendita col 25% di sconto( l'ultima è finita qualche mese fa). In quel caso paghereste per tutti e tre sui 25€, bene o male se pò fa. Se il primo libro vi è piaciuto, contate un 8. Se è la prima volta che lo approcciate, mi dispiace, dovete per forza leggere il raccoglitore d'anime per capirci qualcosa...in questo caso, forse gli dareste un 7, o un 6,addirittura. Insomma, per farla corta per farla breve, devono essere un acquisto voluto DA VOI! non basatevi troppo su quello che dico: si sa bene che i pareri, su musica e libri, sono difficilmente uguali per tutti. però, se siete d'accordo con le precedenti recensioni, prendetelo, davvero non ve ne pentirete.
Comunque Dill è proprio un Cojone, come Cospinol...