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martedì 20 settembre 2011

Troll Hunter (ma si, facciamoci del bene)

I troll esistono...dico davvero... andate a chiedere a André Øvredal(non chiedetemi come si pronuncia), che dice, e ripeto dice, che ciò di cui vi parlerò è in realtà solo il rifacimento di un vero lungometraggio, di circa 248 minuti, speditogli in maniera anonima da un ragazzo che voleva far sapere la verità. Insomma, Blair Witch Project Norvegese, direte voi...no, BWP a questo gli fa, scusate il termine, una sonora pippa!
Troll hunter è veramente  un ottimo film, che dimostra come il folklore nordico possa piacere e catturare, in una sorta di fantasy oscuro, cui nessuno di noi è abituato. Insomma, spiegandolo per lunghe linee( non che ci sia molta trama, ve lo premetto), un gruppo di ragazzi, inizialmente interessato ai cacciatori di frodo, scopre con orrore che le foreste norvegesi, come si diceva da sempre, nascondono creature terrificanti, i Troll. A difendere la Norvegia da tutto ciò ci pensa Hans, il cacciatore che porterà con se i tre ragazzi, per far capire loro cosa sia il suo mestiere. Bene, già così a me il film mi ha incuriosito parecchio, ed ho cominciato la visione un pò titubante, chiedendomi solo una cosa:"ma quanti troll faranno vedere?non è che ce ne mettono uno e poi sono tutti "Frush frush" e gridi fuori campo?". Beh, devo ammettere che mi sbagliavo.
Troll hunter(o Trolljegeren, se lo volete dire alla norvegese) è una vera pietra miliare del nuovo cinema, di quei Mocumentary alla REC e Blair Witch project che, sinceramente, mi avevano abbastanza rotto i coglioni con i loro "BUH"". No, qui di buh non ce ne sono, ma le "chicche" si sprecano. Ve ne dico una per tutte: se siete cristiani, non fate i cacciatori. I troll sentono l'odore di sangue cristiano, anche se vi ci spalmate addosso chili di profumo. E, ovviamente, i troll diventano pietra, come quelli di Tolkien( che da noi, nell'Hobbit, furono chiamati "uomini Neri"), che ha attinto apiene mani dalla mitologia Norrena. Insomma,il succo potrebbe essere "se vi piace il fantasy vi piacerà questo film", ma penso che non ci si riduca solo a questo: guardare Troll Hunter anche solo per i paesaggi varrebbe pienamente la pena, specie sapendo che la Norvegia è veramente un posto del genere in inverno, dove il sole si vede poco, e la neve invece anche troppo. In alcuni casi vedremo lande desolate, dove non c'è nemmeno una casa in lontananza. Qualcosa di bello, dove sicuramente André Øvredal ha fatto bene ad ambientare il suo film, facendoci capire che i Troll si nascondono nei posti più sconosciuti all'uomo, proprio perchè le creature fantastiche ormai possono poco contro l'incalzante scienza umana, e solo nei luoghi sperduti, dove l'uomo riscopre veramente se stesso, e il contatto con la natura, i Troll possono tornare in vita.
Come voto un ottimo 8/10, rimpiangendo di non essermelo gustato al cinema, ammesso che al cinema sia mai uscito...Vedetelo, ve lo consiglio davvero

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